"Violentò quattro ragazzini": catechista ai domiciliari col braccialetto elettronico

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  1. Mahler
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    L'uomo, quarant'anni, è stato arrestato dalla squadra mobile di Milano dopo la denuncia dei genitori di una delle vittime, che avevano fra i 13 e i 16 anni. Gli inquirenti non escludono altri casi analoghi. Le molestie venivano imposte come "penitenze" durante i giochi fatti assieme.



    Un uomo di quarant'anni è stato arrestato dalla polizia di Milano (e posto ai domiciliari con il vincolo ulteriore del braccialetto elettronico) con l'accusa di aver violentato quattro ragazzini che frequentavano la parrocchia in cui da tempo svolgeva l'attività di educatore. Le molestie che i ragazzini avrebbero subito erano una sorta di "penitenza" richiesta dall'uomo nell'ambito di giochi che facevano assieme.

    I fatti, avvenuti nell'hinterland di Milano, risalirebbero al 2011 (ma la denuncia dei genitori delle vittime è stata presentata nel 2013). Le violenze si sarebbero consumate all'esterno della parrocchia, in altri luoghi dove l'uomo, che è single, ha attirato le giovani vittime. L'evento che ha fatto scattare le indagini è avvenuto nel 2011: una delle vittime si è confidata con i genitori, che hanno presentato una denuncia. Gli investigatori hanno poi trovato riscontri di almeno altre tre vittime, ma l'uomo potrebbe aver abusato di altri ragazzini.

    Lo stupratore, nato a Cassina de' Pecchi e residente a Cernusco sul Naviglio, incensurato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari con l'obbligo di braccialetto. Il provvedimento è stato emesso dal gip Luigi Gargiulo e indagini sono state condotte dalle pm Daniela Cento e Lucia Minutella. Gli investigatori hanno spiegato che è la prima volta che utilizzano lo strumento, anticipando, in sostanza, le nuove norme del decreto Cancellieri: le disposizioni sull'obbligatorietà del braccialetto elettronico (il giudice deve spiegare quando non ritiene di applicarlo) entreranno in vigore quando il decreto sarà convertito in legge. In realtà l'utilizzo del braccialetto è previsto già dal 2001: in questo caso il gip l'ha disposto sulla base della vecchia normativa, ma anticipando in sostanza la nuova.

    L'educatore avrebbe molestato i ragazzi con toccamenti anche nelle parti intime. Il giudice nell'ordinanza ha riqualificato i fatti di violenza sessuale contestati, rispetto alla richiesta dei pm, valutandoli nella fattispecie della "lieve entità" perché non si sarebbe trattato di rapporti sessuali consumati, ma di molestie e toccamenti. In un caso gli abusi sarebbero avvenuti nel corso di un campeggio in Val d'Aosta. L'uomo è stato allontanato dalla parrocchia quando uno dei ragazzi ha raccontato al prete come si comportava con loro.




    Fonte: Repubblica.it
     
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